Gli amuleti possono essere in relazione ad un Dio specifico – indossandoli, la persona sarebbe sotto la protezione di quel Dio – o ad un animale – in questo caso le qualità dell’animale diventerebbero utili a chi l’indossa. Gli archeologi hanno ritrovato degli amuleti indossati dagli uomini preistorici, probabilmente come simbolo di potere o di protezione.
Gli antichi Egizi facevano largo uso di amuleti e molti sono stati trovati nelle Piramidi. Erano spesso fatti di Faenza, una ceramica usata per molti secoli e che si può trovare in vari musei. E’ fatta di quarzo sbriciolato e sabbia, fanghiglia e cenere, ricoperta con una superficie vetrosa.
Gli scarabei erano d’ispirazione per molti amuleti. Un amuleto a forma di scarabeo simbolizzava la rinascita. L’occhio di Osiride era un altro famoso amuleto, che proteggeva chi lo indossava dal male nella vita e nella vita Ultraterrena. Le rane aggiungevano fertilità, simbolismo derivato dalla loro abilità a scomparire nella stagione arida e “magicamente” riapparire quando il Nilo era in piena. L’Ankh era un simbolo di vita eterna e infatti le persone si facevano seppellire con uno indosso.
Gli Assiri e i Babilonesi usavano sigilli cilindrici come amuleti, contenenti pietre preziose. Inoltre davano determinate caratteristiche agli animali e indossavano amuleti per acquisirle. I tori rappresentavano la virilità ad esempio.
La voce “amuleto” deriva dal latino e significa ” metodo di difesa “. Plinio descrive tre tipi di amuleti, quindi tanti erano quelli usati dai romani. Alcuni amuleti erano usati come medicine, altri simbolizzavano la protezione medica stessa. Spesso l’amuleto consisteva in un pezzo di pergamena con parole specifiche protettive scritte sopra e portata in un piccolo tubo di metallo.
Morgana
I vari amuleti